Franco Loi, è nato a Genova nel 1930 da padre sardo e da madre emiliana. Seguendo il padre ferroviere si trasferisce nel 1937 a Milano, dove frequenta gli studi. Successivamente ha svolto vari lavori prima di impiegarsi presso l’ufficio Stampa della casa editrice Mondadori. Esordisce nel 1973 come poeta in dialetto con l’opera “I cart” edita dall’Edizione Trentadue di Milano e l’anno dopo, 1974, con “Poesie d’amore” edite da Il Ponte. Nel 1975 con Einaudi pubblica il poema “Stròlegh”, con prefazione di Franco Fortini. Nel 1978 scrive la raccolta “Teater”, edita da Einaudi, nel 1981 l’opera “L’Angel”, pubblicato a Genova dalle Edizioni San Marco dei Giustiniani e “L’aria de la memoria”, edita da Einaudi che raccoglie tutte le poesie scritte tra il 1973 e il 2002. Molte altre sono le sue opere, tutte scritte in dialetto milanese, tra le quali “Lünn”, “Liber”, “Umber”, ” El vent”, “Isman”, “Aquabella”. Oltre alle raccolte di poesia Loi ha anche scritto, nel 2001, un libro di racconti intitolato “L’ampiezza del cielo” ed ha pubblicato diversi saggi. E’ stato vincitore del Premio Bonfiglio per la raccolta Stròlegh, del Premio Nonino per Liber e ha ricevuto il Premio Librex Montale e il Premio Brancati 2008 (sezione poesia) con il libro Voci d’osteria. È stato insignito dalla Provincia di Milano della medaglia d’oro e ha inoltre ricevuto dal Comune di Milano l’Ambrogino doro e il “Sigillo Longobardo della Regione Lombardia”. Ha contribuito a numerose riviste e lavora tuttora per Il Sole 24 ore.