NOTA BIOBIBLIOGRAFICA

 

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Nanni Cagnone (Carcare, 10 aprile 1939) è un poeta e scrittore italiano. Dopo aver debuttato come poeta nel 1954, ha scritto libri di poesia, opere teatrali, romanzi, racconti, saggi e aforismi, da I giovani invalidi (1967) a The Oslo Lecture (2008), a Discorde (2015). Attualmente vive a Bomarzo. Negli anni Sessanta-Settanta fu redattore e direttore di collana alla Lerici, redattore di Marcatré e responsabile di redazione di Design Italia. In seguito, fondò e diresse la casa editrice Coliseum. Tra l’altro, è stato docente di estetica, ha collaborato a giornali e riviste, tra cui Chelsea Review, Incognita, Alea, Or, Il Giornale, Il Messaggero, Bonniers Litterära Magasin, FMR, Il Verri. Ha scritto sugli artisti e curato esposizioni, tenuto lectures e seminari in università italiane e straniere, condotto manifestazioni e seminari, come “Corpus scripsit” (Roma, 1975), “Pratica della lettura” (Milano, 1975-6) e “L’arto fantasma” (Milano, 1976-7). È stato invitato a convegni internazionali e a festival di poesia: ad esempio, “The Favorite Malice” (New York University, 1979), “Lyrikkertreffen” (Münster, 1991) e “Oslo Poesifestival” (Oslo, 2008). Fra le sue traduzioni, The Wreck of the Deutschland di Gerard Manley Hopkins, Heads of the Town Up to the Aether di Jack Spicer, Intolerante superficie di Gabriel Magaña Merlo, Ich di Paul Wühr, Agamemnon di Eschilo, AntiCamera di Rune Christiansen e Solitude di Paul Vangelisti.